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Immagine del redattoreChicca

Ikaria, l'isola gentile della Grecia

Sono appena iniziati i primi freddi e si sa...stiamo già rimpiangendo il caldo, il mare, le vacanze e naturalmente...la Grecia!!

Allora venite con me, oggi vi porto nella poco nota e bellissima Ikaria e in un attimo è ancora estate!

Sono arrivata con un trabiccolo che definirlo aereo mi è parso generoso. Una scaletta per salire che se pesi più di 80 chili ci devi salire camminando di lato, in aereo un signore di circa due metri sfiorava il soffitto dell'aereo. Comunque sono arrivata, in un assolato e caldissimo pomeriggio di settembre. C'era solo il nostro aereo, pista deserta un omino che dirigeva le operazioni. Non mi aspettavo di più, quindi sono scesa normalmente e tra le urla dell'omino, perché mi ero posizionata nell' unico posto dove evidentemente non potevo, sono uscita. Taxi, 20 minuti, hotel. Vista mozzafiato, a perdita d'occhio su un mare incredibile blu. Beh mi sono detta...non male, le mie 8 ore di viaggio per arrivare sono valse assolutamente la pena. Dimenticavo di dirvi...sono arrivata ad Ikaria, nord Egeo, un'isola gentile. Non mangiavo dalla sera prima, sono scesa verso le 5,30/6,00 e mi sono detta ora ceno, vuoi che non trovi una tavernetta, un bar.. E infatti, non trovo né una tavernetta e né un bar. Sono al porto, piazza principale. Tutto chiuso. Bar chiusi, negozi chiusi, chiosco chiuso. Mi butto sul Mini Market...ovviamente chiuso. Qualcosa mi sfugge. Faccio una passeggiata, esploro i dintorni. Non c'è un' anima. Eppure ci sono tante macchine, tutte ferme, però di qualcuno devono essere. Silenzio assoluto.

L' isola in cui sai che c'è gente ma per strada non vedi nessuno...tutti sono gentili...ma tutti chi?? Durante il mio soggiorno ho fatto tanti km a piedi e in auto nella solitudine totale. Nessuno, poi all'improvviso si materializzano le persone, saltano fuori dal nulla.

Ikaria è un posto fuori dal mondo, che non te lo so spiegare, lo devi proprio vedere. Stavo andando al mare, con la mia solita lentezza mi fermo ad ogni angolo, vedo 4 case figuriamoci se non mi fermo. Scendo e mi sento chiamare...kyria kiryia...mi giro perché sto solo io quindi era per forza a me. Una vecchietta con delle buste mi fa dei cenni parlandomi in greco, naturalmente non capisco niente ma la ascolto. Credo le serva aiuto per la spesa...la seguo mi fa cenno di girare capisco to siti, apre e mi trovo a casa sua senza un vero perché. Ci sono altre due signore, parlano tra di loro. Poi inglese mi chiedono se ho bisogno di aiuto. Capisco l'equivoco, la signora pensava di aiutare me, io lei. Spiego l'equivoco e che sono una turista e non mi occorre nulla a le ringrazio...ridono di gusto...giacché ci sono accetto un bicchiere d'acqua che si sa, chi non accetta, non merita. Secondo me stanno ancora ridendo e io pure per strada mentre proseguo.

Ikaria, neanche a dirlo un mare da urlo, panorami mozzafiato, altezze a picco sul mare. Ma la Grecia ci ha abituati bene, quindi non dico nulla di nuovo né di originale. Faros con la sua spiaggia lunghissima e le tamerici vi cullerá tra l'ombra e le onde, le sue taverne sul mare delizieranno il vostro palato.

Io ho diviso le mie sardine con un gruppo di gattini, i veri boss del posto neanche a dirlo. Ma Paralia Seychelles vi lascerà letteralmente senza fiato, lo posso dire con cognizione di causa dato che alle Seychelles ci sono stata. Un' ora di auto a 50 all'ora in un giorno in cui il vento mi si portava letteralmente, un piccolo sterrato per scendere che a salire controvento beh...che ve lo dico a fare. Un ragazzo mi ha voluto fare una foto...prima di riuscire a beccare quella da ferma ha fatto 3 tentativi!! E il piccolo villaggio di Gialiskaris? Dipinto con i colori più belli da qualcuno che evidentemente ci sapeva fare. E l' acqua della spiaggia di Nas? Era così trasparente che ho dovuto metterci i piedi dentro per provare che davvero ci fosse! Il tramonto che dire? Che i tramonti siano sempre struggenti lo sappiamo, ma quello di Nas l'ultimo giorno mi ha letteralmente trafitto il cuore. Tra la felicità, la tristezza di dover andare via e la certezza che forse qualche giorno in più sarei potuta restare. Ma io sono sempre quella del 'forse un giorno in più' che poi diventano due, poi tre poi...tanto l'ultimo giorno poi arriva sempre e non sono mai pronta. È il motivo per cui non faccio mai il biglietto di ritorno, mi mette tristezza solo averlo!!

E in ultimo, non mi chiedete le taverne e i bar perché non li so, non me li ricordo e non me li segno. Ma la colazione all' Akti al mattino quando l'isola dorme, con una vista infinita sull' Egeo e sul porto dall'alto, bevendo caffè con un pianoforte come sottofondo... beh quella ve la consiglio. Ho speso molto del mio tempo e anche dei miei soldi li. Tutti spesi benissimo. Ci vorrebbe uno bravo per trovare le parole e probabilmente avrebbe difficoltà anche lui, figuriamoci io.

Da qualche parte avevo letto che Ikaria è l' isola della lentezza, esattamente ora, mentre scrivo queste poche righe davanti al mio caffè capisco che cosa intendesse chi l'ha scritto. Quando sono arrivata ad Evdilos, è bastato un sorriso perché Maya, Ikariota da generazioni mi chiedesse di dove sono. Ne sono bastati due perché mi invitasse sulla panchina di casa sua a bere un caffè e si sa, il caffè greco è lento...è durato un intero pomeriggio tra fantastici racconti di vita, luoghi e storie di Ikaria e di gatti. È bastato molto poco, come sempre accade quando viaggi con il cuore aperto. Il mio viaggio si è concluso con due signore che mi hanno dato un passaggio l' ultimo giorno mentre tornavo dal mare dopo il tramonto. Semplicemente mi hanno vista camminare ed hanno suonato, mi sono avvicinata e mi hanno fatto cenno di salire...parlavano solo greco, ho dato il meglio di me con le poche cose che sapevo, mi è sembrato giusto! La Grecia si sa ti agevola e non ti lascia mai a piedi!!

Infine, giuro che ho finito, chi mi conosce lo sa che io non sono brava con gli elenchi delle migliori spiagge, il miglior ristorante, l'itinerario perfetto. Non è il mio mestiere (in realtà lo è ma per gli altri) o meglio non è la mia attitudine. Per quello c'è internet e ci sono le classifiche. Per me e per quelli come me c'è la vecchietta che mi porta a casa sua, il caffè con i biscotti sulla panchina e le signore che mi danno un passaggio. E da Ikaria, l'isola gentile, per il momento è tutto.









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