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La Grecia e le Cicladi: alla scoperta di Serifos

Aggiornamento: 13 mar 2022



Ho visto tanta Grecia negli ultimi anni ma fine eccola la Grecia che cercavo. Quella che siamo scesi in 4 al porto. Quella che Avoula la ragazza del Cristi rooms è venuta ad accogliermi con cane al seguito ed una bevanda fresca da offrirmi. Quella che cercavo e che per un po' si era nascosta tra le pieghe di

spiagge troppo rinomate. Sono scesa a Serifos in una serata perfetta, calda e senza vento. Tra la bellezza della luna piena, del porto e delle luci della Chora di fronte a me. L' isola é piccola mi spiegano, si gira in motorino, ha più di 40 spiagge una più bella dell'altra e a quanto pare una Chora bella come poche. Il porticciolo con il lungomare é un vocío di suoni greci, pochi suoni anglosassoni, zero altre nazionalità. Mi piace, so già che il mio soggiorno sarà troppo breve per questa isoletta che mi strizzava l'occhio nel viaggio di andata mentre facevo Pireo/Milos. Serifos é bella. Di un bello greco silenzioso e lento. Di un bello greco che quando arrivi di sera al porto con la luna piena capisci

che sei nel porto giusto. Di un bello che il mattino dopo la luce riflessa sull'acqua ti fa brillare gli occhi

e non solo per il sole. Di un bello greco che la gente ti sorride. Di un bello greco che vedi le capre in spiaggia e non al Papeete. Di un bello che é la semplicità di un sorriso che si offre di farti vedere la bellezza dell'isola nei suoi angoli più nascosti. Di un bello greco che non è 'have a nice day' ma 'have a wonderful day'. Perché la tua giornata deve essere buona quando può essere meravigliosa? E allora, che la giornata meravigliosa, anzi le giornate, abbiano inizio! Parto da porticciolo di Livadi uno dei due centri più 'grandi' insieme alla Chora, il più comodo per

muoversi ed esplorare l'isola. In cima, molto in cima, la Chora. Un piccolo presepe fuori stagione. Tentenno un attimo per il gran caldo ma poi non resisto e decido di salire a piedi. La Chora è assolata, bianchissima, deserta, molto in salita ed effettivamente bellissima. Non sembra neanche vera, ho quasi paura di sciuparla per quanto è perfetta. Ogni colore al posto giusto, gatto compreso perfettamente in tinta. Non c'è realmente nessuno, mi viene il dubbio sia disabitata se non fosse che scendendo, nel silenzio, un suono in lontananza... L' unico bar aperto, suona blues a Serifos. BB King é il mio preferito mi dice il proprietario. Bevo qualcosa, indugio tra la sete, la stanchezza e la buona musica. Me la prendo comoda, la discesa è lunga e calda ma arrivo in tempo per un pranzetto fronte mare e in piccolo bagno all'ombra delle tamerici. Serifos é l'essenza della grecità: semplice, comoda, pronta ad agevolarti. Una strada unica che la percorre in circolo da parte a parte, al massimo la taglia all'interno ma poi torna su sè stessa. Impossibile perdersi.

Se ce l’ho fatta io, ce la potete fare anche voi. Gli accessi alle spiagge tutti semplici, niente imprese alla Indiana Jones, niente salti alla Mission Impossible. Quasi tutte le spiagge sono circondate di tamerici utilissime contro le scottature e ancora più utili per la pennichella pomeridiana. Niente ombrelloni e tende da portarsi appresso, in qualche spiaggia la richiesta non sarà due lettini e un ombrellone, ma due lettini e un albero! Mi pare decisamente meglio no?

Da Livakadia e Psali Ammos a Sikamià, da nord a sud una natura incredibile con dei colori da urlo. Dal blu all'azzurro al verde, tra un cielo ed un mare che fanno di tutto per non farti andare via.E infatti proprio non me ne voglio andare, siamo in ottobre è piena estate, non indosso altro che un pareo e delle infradito (ogni tanto o neanche quelle), faccio colazione con i piedi nella sabbia, ho persino un gatto che mi riconosce e mi viene incontro quando torno insomma mi sto rifacendo una vita!!

Avete un buon motivo che mi convinca a farmi tornare?? Scherzi a parte partenze e ritorni sono due facce della stessa medaglia e il bello delle partenze sono anche i ritorni e dunque dopo un mese, è ora di tornare. La mia lunga avventura greca si è conclusa come meglio non poteva nella piccola Serifos, con la bellezza negli occhi e la felicità nel cuore. Mentre dal finestrino del traghetto Serifos diventava piccola piccola nelle mie cuffie suonava 'The way' una vecchia canzone che fa piú o meno così...

And it's always summer Ed è sempre estate They'll never get cold Non avranno mai freddo They'll never get hungry Non avranno mai fame They'll never get old and gray Non diventeranno mai vecchi e grigi Mentre suonava questa canzone mi è tornato in mente quello che una signora un po' vintage, viaggiatrice solitaria con zainetto in spalla da Guadalupa, mi ha detto sulla panchina del porto di Hydra ascoltando la mia piccola disavventura per raggiungere Milos:

'oui, c'est le voyage'!

5 parole facili facili che hanno chiuso il cerchio di un viaggio iniziato circa un mese fa che mi ha fatto fare un sacco di kilometri, un sacco di risate, mangiare tantissimo grilled octopus e tantissima insalata greca senza feta, vedere tanti posti e tante facce. 5 parole facili facili che mi sono detta tutte le volte che mi sono trovata con le scarpe in mano e giuro, nella vita, sono state tante! È stato un viaggio scarpe in mano questo mese e mezzo in Grecia.

Dalle pietre all'acqua, comunque scarpe in mano. Dal monastero di Agia Sofia all'acquazzone di Hydra, dall'onda perfetta di Klima alla chiesetta sperduta di Serifos.

Dove scarpe in mano ha significato ridere tanto, essere felici e capire che

non sempre le cose devono stare al posto 'giusto' e che anzi spesso il bello

sta proprio nel posto 'sbagliato'.

Per il momento dalla Grecia é tutto...alla prossima avventura, scarpe in mano naturalmente!





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